CREAZIONE DI MENTI APERTE
Uno dei nostri obbiettivi principali è quello di dare una formazione a 360° al volontario per renderlo specializzato e consapevole delle proprie scelte oltre a dargli tutti gli strumenti per operare in sicurezza.
Sapere, Saper fare, Saper Essere
Il punto 14 della carta dei valori del volontariato recita: I volontari si impegnano a formarsi con costanza e serietà, consapevoli delle responsabilità che si assumono soprattutto nei confronti dei destinatari diretti dei loro interventi. Essi ricevono dall’organizzazione in cui operano il sostegno e la formazione necessari per la loro crescita e per l’attuazione dei compiti di cui sono responsabili.
E’ proprio il nostro preciso obbiettivo di formare, informare e addestrare i volontari:
FORMAZIONE: processo educativo attraverso il quale trasferire ai volontari conoscenze e procedure utili all’acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza delle attività operative, all’identificazione e alla eliminazione, o, ove impossibile, alla riduzione e alla gestione dei rischi. INFORMAZIONE: complesso di attività dirette a fornire conoscenze utili all’identificazione, alla eliminazione, o, ove impossibile, alla riduzione e alla gestione dei rischi nello svolgimento delle attività operative. ADDESTRAMENTO: complesso di attività dirette a far apprendere ai volontari l’uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, misure, anche di protezione individuale, nonché le misure e le procedure d’intervento.
Formazione di base del volontario è un primo step importantissimo:
- Operare in sicurezza: attrezzature da lavoro e dispositivi di protezione individuale;
- Il sistema di Protezione Civile: operatività in emergenza, il metodo Augustus, la struttura operativa della Protezione Civile;
- Tipologie di interventi: vulnerabilità, scenari di rischio di Protezione Civile e compiti del Volontario;
- Tipologie di rischio, aree operative e strutture di soccorso;
- L’allestimento di un campo in emergenza (aspetti teorici);
- Orientamento e GPS;
- Cenni di metereologia;
- Comunicazioni radio;
- Psicologia dell’emergenza;
- Primo soccorso e BLS-D.
Potrai scegliere un’attività specialistica:
- Ricerca dispersi;
- Soccorso e recupero di animali;
- Guida sicura in emergenza fuoristrada 4×4;
- Piloti droni;
- e tanto altro….
“Impara a amare ciò che desideri ma anche ciò che gli assomiglia. Sii esigente e sii paziente. È Natale ogni mattino che vivi. Scarta con cura il pacco dei giorni. Ringrazia, ricambia, sorridi.”
Non basta fare del bene, bisogna anche farlo bene
Risposte alle domande più frequenti
Buona volontà e spirito di squadra. Poi ognuno contribuirà alle attività in base alle proprie capacità. Vi indichiamo, in linea generale alcuni esempi di tipologie di volontari di cui siamo sempre alla ricerca:
LOGISTA: esperto in cartografia e GPS con buone capacità atletiche per accompagnare le unità cinofile (ricerca superficie a scovo);
AUTISTA: con patenti di categorie maggiori alla B. Capita che ci attivino per condurre camion o TIR/Bilici della Regione per spostare attrezzature pesanti da un magazzino all’altro (in tempo di pace) oppure portare container o attrezzature pesanti (tipo enormi motopompe) in zone colpite da una emergenza (terremoto, alluvione, ecc…) o pullman per trasportare decine di volontari in missione. In tutti questi casi, avere dei volontari con patente BE, C, CE, D1 o D (e disponibili a dedicare qualche ora in servizio) è molto importante.
OPERATORE MACCHINE MOVIMENTO TERRA: La Protezione Civile dispone macchine “movimento terra” il cui utilizzo richiede una certa esperienza. Chi usa tali macchinari e strumenti deve essere in grado di applicare le procedure di manutenzione preventiva (pulire, oliare ecc.), effettuare riparazioni minori o di emergenza, avviare e spegnere tutte le attrezzature in modo sicuro, seguendo le corrette procedure. Siccome non è da tutti sapere guidare queste macchine, se sei uno che le ha usate o le usa tuttora per motivi lavorativi, unisciti a noi.
INFORMATICO: serve sempre qualcuno che sappia risolvere problemi a computer, pc portatili, stampanti, scanner, connessioni internet, ecc.. supportando inoltre sia la segreteria interna dell’associazione sia una eventuale segreteria in emergenza.
Altro possibile compito di un volontario informatico è lo sviluppo di App specifiche per una associazione di volontari di protezione civile. Per esempio è importante per noi conteggiare le ore di prestato servizio, sia come dato cumulativo che per ognuno dei volontari. Come associazione, monitorare queste informazioni e avere dei dati precisi è fondamentale. Programmazione di post sui social, relazionarsi con REPORTER, reperire notizie, pubblicarle e monitorarne le evoluzioni.
REPORTER/GIORNALISTA: Quando c’è un’emergenza, se esce una nostra squadra e i volontari disponibili sono in numero adeguato alla richiesta, tentiamo di assegnare ad un volontario il solo compito di DOCUMENTARE con foto e video l’intervento, ovviamente seguendo un codice etico che come organizzazione ci siamo dati. Inoltre, considerata l’importanza della comunicazione riteniamo che sia necessario veicolare le informazioni corrette ai giornalisti con delle cartelle stampa concordate con i coordinamenti regionali.
E’ importante documentare per due motivi principali:
- il primo è tenere traccia e ricordo dei nostri interventi e poterli relazionare, studiare dopo l’emergenza. Durante i debriefing per capire se abbiamo svolto al meglio il nostro lavoro o se possiamo migliorarlo al prossimo intervento;
- il secondo è avere materiale da mostrare in aula durante i corsi di formazione quindi a scopo didattico per i nuovi volontari.
No. La disponibilità a partecipare alle attività o gli interventi in emergenza (secondo le proprie capacità e competenze) è auspicabile ma non c’è obbligatorietà. Ciascuno è libero se partecipare o meno.
Chi intende aderire a una associazione di volontariato deve partecipare a un corso base di formazione e addestramento. Dopo un breve periodo di prova, affinerà la propria formazione, frequentando gratuitamente i corsi tematici organizzati dai coordinamenti regionali o dalla sede nazionale.
La Carta dei Valori del Volontariato nasce nel 2001 da una riflessione nazionale a cui hanno partecipato numerosissime organizzazioni, coadiuvate da esperti e studiosi. La Carta, attraverso un enunciato di 24 punti, descrive l’identità e le finalità comuni del volontariato italiano, ne afferma la preziosa testimonianza e ne ribadisce il carattere solidale. La Carta si compone di tre sezioni: la prima raccoglie i principi fondanti, la seconda è dedicata ai volontari e la terza riserva l’attenzione alle organizzazioni di volontariato.