Finalmente il nostro sito è stato pubblicato. Abbiamo ragionato e valutato diverse ipotesi. Siamo nati nel 2004 e abbiamo scelto i fatti alle parole scritte, soprattutto alle parole vuote, prive di valori e di contenuti. Si leggono tante parole sui social, sui siti internet, tante parole che non rendono giustizia al lavoro e al valore che c’è dietro al volontariato specializzato, ai grandi sacrifici che ognuno di noi volontari ha fatto e farà per raggiungere degli obiettivi. Primo di tutti quello di dare una mano per risolvere delle situazioni drammatiche.
Con un pizzico di tristezza, non ve lo nascondo, sempre più spesso ci imbattiamo in situazioni dove non si capisce perché le associazioni non riescono a collaborare con le forze dell’ordine o con il C.N. VVF o con il Soccorso Alpino, situazioni difficili dove seppur umilmente, con tutta la buona volontà non riesci ad aiutare. Sistematicamente vieni escluso anche se sei disponibile sul territorio perché preferiscono aspettare ore ma far arrivare unità cinofile o volontari specializzati da un altra regione con dispendio di risorse e denaro pubblico, ma soprattutto con una implacabile perdita di tempo. Si sa, la tempestività nella ricerca dispersi fa la differenza tra la vita e la morte di una persona, ma allora perché succede? Perché non vengono impiegate tutte le risorse disponibili? Per mettere un’altra tacchetta nel proprio curriculum? Facciamo parte di un meccanismo “strano” dove si intravede una malsana competizione, dove molte volte (troppe) si perde l’obiettivo principale di aiutare. Non riesco a darmi una spiegazione quando vedo utilizzare sempre gli stessi volontari perché “conosciuti” dai singoli responsabili dell’emergenza. Si è creato un circolo vizioso ed è un problema se si pensa di gestire le risorse umane a disposizione con superficialità, prima o poi qualcuno ne chiederà conto…. Tra l’altro, senza polemica, mi piacerebbe capire quali sono le motivazioni. Non credi nelle capacità dei volontari? Mettili alla prova! Non aspettano altro che dimostrare la loro competenza e preparazione. Proprio mentre sto scrivendo è in corso la ricerca del piccolo Gioele, 4 anni, Caronia in Sicilia, ho letto un agghiacciante articolo che tesseva le lodi di un povero cane appena brevettato che più volte al giorno si recava sul posto per cercare il bimbo…. mi chiedo: perché? Perché, ma chi è il responsabile delle ricerche che ha potuto solo immaginare di dare una responsabilità così grande ad un’unità cinofila senza esperienza? C’è molto da lavorare sulla ricerca degli scomparsi. Il nostro sito vuole dare delle risposte chiare agli utenti per dare un messaggio di chiarezza e trasparenza anche nel mondo del volontariato.
Riparte il Progetto Disabilità
Progetto “Inclusione a prova di emergenza - Attività e accoglienza a supporto di persone con disturbo dello spettro autistico (DSA)”
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